Scadenze fiscali del 30 settembre 2025

Il 30 settembre 2025 si presenta come una di quelle date che chiudono un’epoca: l’ultimo giorno per aderire al Concordato Preventivo Biennale, la scadenza per diverse dichiarazioni societarie, e soprattutto il momento simbolico che separa l’estate fiscale dall’autunno burocratico. Una giornata che combina l’urgenza dell’ultima occasione con la rassegnazione di chi sa che, dopo oggi, le cose si complicano definitivamente.

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Concordato Preventivo Biennale: l’ultima chiamata della pace fiscale

L’offerta che (forse) non puoi rifiutare

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) scade definitivamente oggi, rappresentando l’ultima possibilità per mettersi d’accordo preventivamente con il fisco per il 2024 e il 2025. Un meccanismo che promette certezza fiscale in cambio di un impegno sui ricavi.

Come funziona:

  • Si concorda preventivamente il reddito minimo da dichiarare per due anni
  • In cambio si ottiene maggiore credibilità fiscale e meno controlli
  • Chi rispetta gli accordi ha accesso a procedure semplificate

Chi può aderire

Il CPB è riservato ai soggetti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA):

  • Professionisti con ricavi/compensi fino a 1,7 milioni di euro
  • Piccole e medie imprese con caratteristiche specifiche
  • Ditte individuali in determinati settori

Il dilemma dell’imprenditore

Il Concordato crea un classico dilemma italiano: meglio la certezza di pagare un po’ di più oggi o il rischio di pagare molto di più domani? È la versione fiscale del “meglio un uovo oggi che una gallina domani”, con la differenza che qui l’uovo costa parecchio e la gallina potrebbe non arrivare mai.

L’effetto “ultimo giorno”

Come tutte le scadenze italiane, il CPB vive il suo momento di massima popolarità proprio oggi. Uffici di commercialisti presi d’assalto, sistemi telematici sotto stress, e imprenditori che decidono all’ultimo momento se “accordarsi” con il fisco o continuare a vivere pericolosamente.

Dichiarazioni societarie: quando l’esercizio non coincide con l’anno

Società con esercizio “fuori standard”

Oggi scadono le dichiarazioni dei redditi e IRAP per le società con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare. Quelle aziende coraggiose (o masochiste) che hanno scelto di chiudere i conti in date diverse dal 31 dicembre.

Esempi tipici:

  • Società con esercizio 1° ottobre – 30 settembre (soprattutto nel retail)
  • Aziende stagionali che chiudono dopo la stagione turistica
  • Società controllate estere che si allineano alle capogruppo

Perché complicarsi la vita?

La scelta di un esercizio diverso dall’anno solare non è masochismo puro, ma risponde a logiche aziendali precise:

  • Settore turistico: Chiudere dopo la stagione permette bilanci più significativi
  • Retail: L’esercizio ottobre-settembre evita la chiusura durante il periodo natalizio
  • Gruppi internazionali: Allineamento con le holding estere

Il prezzo da pagare? Gestire scadenze fiscali “fuori dal coro” e commercialisti che sospirano ogni volta che vedono le vostre pratiche.

Comunicazioni IVA: la burocrazia che non riposa mai

Gruppo IVA e altre comunicazioni

Il 30 settembre vede anche la scadenza di diverse comunicazioni IVA, tra cui:

  • Comunicazioni per il Gruppo IVA (consolidato fiscale per l’IVA)
  • Variazioni di dati relativi alle liquidazioni periodiche
  • Comunicazioni OSS/IOSS per chi opera nel commercio elettronico transfrontaliero

Il mondo parallelo dell’IVA di gruppo

Il Gruppo IVA è uno di quei meccanismi fiscali che sembrano pensati per tenere occupati eserciti di consulenti. Permette a società legate da partecipazioni di gestire l’IVA come un’unica entità, ma richiede comunicazioni, verifiche e adempimenti che farebbero impallidire un contabile della NASA.

Invio del 730 precompilato: quando i sostituti d’imposta fanno i compiti

L’ultimo treno del 730

I sostituti d’imposta devono trasmettere oggi i dati dei 730 precompilati elaborati e controllati. È il momento in cui datori di lavoro ed enti pensionistici “restituiscono” all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni dei propri dipendenti/pensionati.

Un meccanismo che, sulla carta, dovrebbe semplificare la vita a tutti:

  • Dipendenti: Ricevono il 730 già compilato
  • Sostituti: Gestiscono conguagli automatici in busta paga
  • Agenzia delle Entrate: Ha tutto sotto controllo

Nella realtà? Un sistema che funziona quando funziona, ma che quando si inceppa crea situazioni kafkiane degne del miglior Borboni Moderni.

Modello 770 frazionato: i dati che si perdono per strada

Quando il sistema si interrompe

La scadenza del Modello 770 frazionato riguarda i sostituti d’imposta che hanno cessato l’attività durante l’anno o hanno subito modifiche sostanziali. È il modo in cui il sistema fiscale gestisce le “interruzioni di servizio” nella catena delle ritenute.

Cosa si dichiara:

  • Ritenute operate fino al momento della cessazione
  • Dati dei percettori dei redditi soggetti a ritenuta
  • Situazioni particolari (fallimenti, cessazioni, trasformazioni)

Un adempimento che tocca la delicata questione di cosa succede quando un sostituto d’imposta “sparisce” dal sistema. La risposta italiana? Un modello apposito, ovviamente.

L’effetto “fine trimestre”

Settembre che chiude i conti

Il 30 settembre rappresenta simbolicamente la fine del terzo trimestre e l’ingresso nell’ultimo quarto dell’anno fiscale. Per molte aziende è il momento di:

  • Verificare l’andamento rispetto agli obiettivi annuali
  • Pianificare le mosse dell’ultimo trimestre
  • Prepararsi alle scadenze di fine anno

La corsa verso dicembre

Dopo il 30 settembre inizia la corsa finale verso le scadenze di fine anno. È il momento in cui si capisce se l’anno fiscale sarà un successo o un disastro, se le strategie hanno funzionato o se bisogna correre ai ripari.

Strategie dell’ultimo minuto (edition Concordato)

Per il Concordato Preventivo Biennale

Se siete ancora indecisi:

  • Calcolate i vantaggi reali del CPB per la vostra situazione
  • Confrontatevi con il commercialista (se non è già scappato)
  • Considerate che dopo oggi non ci sarà più questa possibilità

Se avete deciso di aderire:

  • Verificate di avere tutti i dati necessari
  • Preparatevi a impegni vincolanti per due anni
  • Ricordate che il concordato non è reversibile

Per le dichiarazioni societarie

Società con esercizio particolare:

  • Controllate che tutti i documenti siano pronti
  • Verificate i calcoli delle imposte dovute
  • Preparate i versamenti di saldo e acconto

Per le comunicazioni IVA

Verificate scadenze specifiche per la vostra situazione Controllate che tutti i dati siano stati trasmessi correttamente Preparatevi alle verifiche successive

Il paradosso della scelta obbligata

Concordato: libertà o prigione dorata?

Il Concordato Preventivo Biennale rappresenta perfettamente l’ambiguità del sistema fiscale italiano: ti offre certezza, ma te la fa pagare. Ti promette tranquillità, ma ti vincola per due anni. È un po’ come un matrimonio fiscale: finché va bene è fantastico, quando va male è un incubo.

L’illusione della semplificazione

Molti degli adempimenti che scadono oggi nascono dall’intenzione di semplificare il sistema fiscale. Il risultato? Una sovrapposizione di procedure che rende tutto più complicato di prima. È il trionfo della burocrazia che cerca di risolvere problemi di burocrazia creando più burocrazia.

Il peso simbolico del 30 settembre

L’ultima frontiera

Il 30 settembre 2025 rappresenta l’ultima vera frontiera prima dell’autunno fiscale “serio”. Dopo questa data, le scadenze diventano più frequenti, più pesanti, più decisive per la chiusura dell’anno.

Il momento della verità

È anche il giorno in cui molte aziende fanno i conti con la realtà dell’anno fiscale: obiettivi raggiunti o mancati, strategie riuscite o fallite, scelte che si rivelano giuste o sbagliate.

La preparazione all’inverno burocratico

Come gli animali che si preparano al letargo, il 30 settembre è il momento in cui contribuenti e consulenti si preparano all’intenso autunno fiscale che li attende.

Il verdetto dell’ultima chiamata

Il 30 settembre 2025 chiude simbolicamente l’estate fiscale e apre la stagione delle scadenze serie. È una giornata che combina opportunità (Concordato) e obblighi (dichiarazioni), ultima chiamata (CPB) e routine (comunicazioni IVA).

Chi oggi prende decisioni ponderate e rispetta le scadenze si prepara al meglio per affrontare l’ultimo trimestre dell’anno. Chi invece si fa cogliere impreparato o rimanda ancora una volta… beh, l’autunno fiscale italiano non perdona.

La buona notizia? Ottobre inizia con qualche giorno di relativa calma. La cattiva notizia? È solo la calma prima della tempesta di fine anno…

Nota per i concordatari: Se oggi aderite al CPB, ricordatevi che è un matrimonio biennale. Non esistono divorzi fiscali facili in Italia!


Fonti:

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