Il 3 giugno 2025 si presenta come una giornata relativamente clemente nel calendario fiscale italiano – se non fosse che anche nelle giornate “leggere” riusciamo comunque a infilare una bella dose di complessità burocratica. Vediamo insieme cosa ci aspetta in questa prima vera scadenza dell’estate.

Bollo auto: quando essere “speciali” significa anche pagare a parte
Chi vive in Friuli-Venezia Giulia o in Sicilia oggi deve ricordarsi del bollo auto. No, non è un errore: mentre nel resto d’Italia il bollo si paga in base al mese di immatricolazione, queste due regioni a statuto speciale hanno pensato bene di fare le cose diversamente.
Il bollo nelle regioni autonome è gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate invece che dalle amministrazioni regionali. Perché complicare quando si può semplificare? Evidentemente la risposta è: “Non si può!”
La scadenza del 3 giugno riguarda tutti i veicoli immatricolati in questi territori, indipendentemente dal mese di prima immatricolazione. Un piccolo esercizio di federalismo fiscale che ci ricorda quanto sia divertente avere 20 sistemi diversi per la stessa tassa.
Dove pagare: Attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, presso gli uffici postali o tramite i servizi online regionali.
Superbollo: quando il lusso si paga (anche) due volte
Sempre il 3 giugno scade anche il superbollo, l’addizionale erariale che colpisce i veicoli con potenza superiore a 185 kW (circa 250 CV). Qui la logica è più lineare: hai un’auto potente? Paghi di più. Punto.
Il superbollo è una tassa nazionale che si applica a tutti i proprietari di veicoli “muscolosi”, con importi che si riducono progressivamente con l’età del veicolo. Almeno questa è semplice: più la tua auto è vecchia, meno paghi. Un incentivo involontario al vintage automotive.
L’ammontare varia dai 20 euro per kW eccedenti i 185 per auto nuove, fino alla completa esenzione per veicoli con oltre 20 anni. Una sorta di “scala mobile della potenza” che premia chi tiene in vita le vecchie sportive.
Curiosità burocratica: Il superbollo si paga insieme al bollo normale nelle regioni ordinarie, ma separatamente in quelle speciali. Perché, ovviamente, semplificare non è mai la soluzione.
Comunicazioni LIPE: quando il weekend sposta tutto
La terza scadenza di giornata riguarda le comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) relative al primo trimestre 2025. Originariamente previste per il 31 maggio, slittano al 3 giugno per un motivo che ogni italiano comprende perfettamente: il 31 maggio era sabato.
In Italia, quando una scadenza fiscale cade nel weekend o in un giorno festivo, automaticamente slitta al primo giorno lavorativo successivo. Una regola di buon senso che, occasionalmente, il sistema burocratico riesce ad applicare senza complicazioni aggiuntive.
Le comunicazioni LIPE servono a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati riepilogativi delle liquidazioni IVA trimestrali. Un adempimento che riguarda principalmente le aziende e i professionisti che hanno scelto il regime trimestrale IVA.
Chi deve presentarle: Soggetti passivi IVA con obbligo di liquidazione trimestrale che abbiano registrato operazioni nel primo trimestre 2025.
Riversamento credito Ricerca & Sviluppo: per chi ha sbagliato i conti
Una menzione speciale va al termine per il riversamento del credito d’imposta per investimenti in Ricerca & Sviluppo. Questa scadenza riguarda solo le imprese che hanno utilizzato il credito in modalità “non conformi” e ora devono restituirlo all’erario.
Si tratta di una sanatoria per chi ha fruito del credito R&S in modo non corretto tra il 2014 e il 2019, scoperto solo dopo controlli successivi. Il versamento può essere fatto in un’unica soluzione entro oggi, oppure dilazionato in tre rate (con interessi, ovviamente).
Una piccola lezione di vita burocratica: anche quando lo Stato ti dà un incentivo, è sempre meglio leggere tre volte le istruzioni.
Il verdetto della giornata
Il 3 giugno 2025 ci regala un assaggio di quella che sarà l’estate fiscale italiana: un mix tra specificità regionali, tasse di lusso e slittamenti da weekend. Tutto sommato, una giornata gestibile che ci prepara ai giorni più tosti che ci aspettano.
Per chi oggi deve pagare, ricordate: le scadenze fiscali sono come gli appuntamenti dal dentista – rimandarle non le fa sparire, le rende solo più dolorose.
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