Come il sangue per gli squali

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in questo articolo di Sergio Rizzo, provate a leggerlo e ditemi se anche a voi fa lo stesso affetto. Leggendolo io mi sono sentito come uno squalo di fronte a una secchiata di sangue: il testo infatti contiene due parole magiche che in periodo elettorale hanno il potere di farmi perdere il controllo: condono e tesoretto.

Cos’è il tesoretto? Si definisce con questo termine il momento in cui, facendo i conti, si scopre che qualcuno ha sbagliato le previsioni e ci si ritrova con dei soldi in più rispetto al previsto. Non importa da dove provengono, se sono soldi veri oppure solo delle stime, i politici in periodo elettorale ci si avventano sopra per fabbricarne mancette da distribuire al proprio elettorato. Che schifo.

Ancora più schifosa è la situazione dei vari condoni, leggendo l’articolo l’unica conclusione possibile è che chi ha rispettato la legge è un pirla.

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